Lungo la costa degli aranci o dei Saraceni, nella nota e apprezzata località di mare Copanello di Stalettì, si dischiude all’occhio del visitatore il suggestivo e selvaggio paesaggio offerto dalle Vasche di Cassiodoro e dal Vivarium, dove è piacevole nuotare tra gli scogli di granito e le sue limpide acque azzurre. Uno dei primi ad aver situato la terra dei Feaci, la Scheria, nei dintorni di Copanello fu il politico e scrittore latino Cassiodoro (485-580). Così egli attribuì la fondazione della città di Squillace a Ulisse dopo il suo arrivo nel paese dei Feaci.
L’area, caratterizzata da una scogliera di granito bianco che degrada dolcemente verso il mare, desta ancor più interesse per le vicende legate a Flavio Magno Aurelio Cassiodoro, primo ministro e consigliere di Teodorico, Re dei Goti, nato presumibilmente nel 485 d.C. a Scolacium. Cassiodoro, dopo aver cercato invano di coniugare la cultura orientale con quella occidentale, si ritirò nella terra natìa, dove fondò il Vivarium, il Monastero di Vivario, il cui nome deriverebbe dai vivai per l’allevamento dei pesci, costituiti da 3 vasche scavate nella roccia, che lo stesso Cassiodoro usò per trasferire i pesci presi in mare per allevarli e disporne per i bisogni del santuario. Le Vasche di Cassiodoro vanno oltre la funzione di acquacultura a cui erano destinate, poiché si intrecciano al significato del Vivarium, luogo di culto e fonte di nutrimento spirituale e scientifico per l’intera umanità, una sorta di moderna università.