2022
Treviso non è una città di mare, ma è una città la cui economia è stata, per molti secoli, legata alle acque del suo fiume, il Sile.
Il Sile ha protetto la città, creando una barriera attorno alle sue mura.
Il Sile ha dato energia alla città, facendo per secoli girare le ruote delle sue macchine ad acqua.
Il Sile ha permesso di trasportare le merci da e per Venezia, utilizzando i Burci, di cui abbiamo già parlato qui.
Pertanto Treviso, città di terra, aveva un porto, in un'area vicino al fiume non a caso chiamata "Porto di Fiera" . Fiera, cioè mostra e mercato delle merci che venivano comprate e vendute.
Risalendo il fiume da Silea verso Treviso, la prima cosa che si incontra sono i vecchi magazzini della Dogana
Si possono ancora vedere le carrucole e le bocche di carico delle merci
Proseguendo il nostro percorso, incontriamo l'ex fabbrica di cibo per animali, trasformata ora in un complesso di eleganti appartamenti, con delle belle altane in puro stile Veneziano
Proseguendo ancora incontriamo l'area del porto vera e propria, dove potete ancora vedere i punti di ormeggio per legare i burci.
L'area del porto è caratterizzata da antiche abitazioni piccole e da vicoli stretti, che portano al prato della fiera
Una pianta di vite secolare fa ancora ombra, con la sua pergola, a questa casa
Ora che i Burci non navigano più, (il loro cimitero si trova a circa due Km da qui), il porto con la sua bella Alzaia sono stati riservati al passeggio, e i padroni incontrastati del fiume sono diventati gli uccelli
Ci avviamo a ritornare al parcheggio, e quello che vedono i miei occhi fa ricordare alla mia mente un grande post di Connect, del quale ho deciso, in omaggio all'autore del post originale, di citare il titolo.
Le mie immagini non sono all'altezza delle altre, ho usato uno smartphone con tutti i limiti del caso, ma è il concetto globale che è importante: in questi ultimi anni, con un maggior rispetto dell'ambiente, gli uccelli sono tornati a essere i padroni incontrastati dei nostri corsi d'acqua.
Ne incontriamo molti.
Gabbiani
Litigiose Gallinelle d'acqua
Germani
e naturalmente Cigni
Incluso un esemplare di Cigno Nero
Lungo il cammino alcune persone hanno deciso di lasciare un ricordo particolare, che possa far sorridere e riflettere i molti che qui vengono a passeggiare:
"il vestito dell'albero"
Arrivati al parcheggio, al limitare del bosco scopriamo la cosa più bella di tutte. Ho voluto tenerla per ultima, perché così rimane negli occhi e nella mente di voi che leggete:
In questo posto si può fare lo scambio di libri: si prende un libro e se ne lascia un altro, con rispetto del libro, del bosco, e di chi quel libro leggerà
