2022
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Sorbe
Vico sul Gargano è una delle mete per chi visita il Salento. Ha un nucleo storico costituito da un castello, una serie di piccoli quartieri su pianta medioevale, qualche chiesa, un palazzo nobiliare. Pur essendo una località a forte vocazione turistica durante il periodo estivo, in inverno, data la sua altitudine rispetto al livello del mare, non è raro trovare forti ghiacchiate (e questo anno la neve).
Attorno al centro storico, si è sviluppato quindi un tessuto urbano moderno che non valorizza per nulla il valore architettonico del paese. Lo stesso centro storico, come accade spesso, non è conservato bene, e viene usato per usi civili di ogni tipo. Qui però non ci sono le scusanti di un paese poco abitato essendo presente una popolazione attiva tutto l'anno.
Le stradine sono molto strette, per cui gli unici veicoli che riescono a transitare sono spesso dei caratteristici Ape Piaggio a 3 ruote (se ne incontrano tantissimi). Ma, se le stradine sono strette, il Vicolo del Bacio lo è ancora di più. Questo piccolo budello, che permette di passare da un quartiere all'altro, seconda la tradizione riportata localmente, veniva usato dagli amanti per poter incontrare e baciarsi nell'attimo in cui ci si incrociava nel budello (le ragazze con la scusa di andare in chiesa che è subito adiacente all'uscita del vicolo, i ragazzi con quella di andare in direzione opposta)
Poco fuori al paese c'è un albero secolare (credo sia un leccio) di 400 anni circa, e alle sua spalle la Chiesa di Santa Maria degli Angeli del 1556. C'e anche una necropoli che non ho potuto visitare.
Vale sempre una visita, specialmente in estate per ripararsi dalla calura del sole per chi villeggia sulle spiagge e per assaggiare la "paposcia" un tipico prodotto del Gargano /nato proprio in questo paese), una sorte di pane pizza (a volte scambiato per il "Panuozzo" di Lettere, in Campania) che viene riempito di qualsiasi ingrediente si voglia. Essendo in Puglia, consiglio le "cipe di rapa" con salsiccia. Il costo è veramente basso, da street food (si parte da 1,00€ per la "paposcia" semplice, vuota), ma la cura ed il sapore sono sempre accuratamente curati, come tradizione comanda.
