VisitBrindisi's post
cancel
Showing results for 
Search instead for 
Did you mean: 
Level 4

Medieval Fest "La Crociata della Pace"

Ci sarà pace per dieci anni, cinque mesi e quaranta giorni, come è scritto nel calendario musulmano. Il trattato tra cristiani e musulmani prevede che Gerusalemme, Betlemme e Nazareth siano poste sotto il controllo dei cristiani. Federico II di Svevia raggiunge questo risultato senza spargimenti di sangue.
La storia della «Crociata della Pace» è diventato una spettacolare narrazione sulla facciata della Casa del Turista di Brindisi attraverso la tecnica di video 3d mapping.
Un mese e mezzo di lavoro, di incontri, di scambi e di somme di idee, di inciampi e di entusiasmo, passato con un gruppo di appassionati di storia e professionisti di editing e video mapping. Un terreno nuovo è sempre una sfida, una corsa sul limitare del non familiare. Ma insolita e affascinante. Dopo il mese più caldo dell’estate, trascorso nel coliving della Dimora Nettare, trasformato per l’occasione in uno studio di montaggio e produzione digitale con tanto di green screen e potenti computer, tra difficoltà, distensioni, corse comuni, slanci, discussioni, risate e mille condivisioni, lo spettacolo si è materializzato tra forme e parole animate sulla facciata della Casa del Turista, un fronte del porto che riavvolge secoli di memorie, di narrazioni rimaste sopra le pagine compresse di una scrittura a mano. La storia si è raccontata allo specchio, una distesa d’acqua che ha visto partire e arrivare flotte di uomini contesi tra le armi e il mito.
Ogni tassello si è incastrato nel posto giusto, e gli applausi della gente hanno finalmente sciolto l’attesa, i timori che qualcosa non potesse andare, che quella Crociata della pace potesse non far arrivare la sua eco a distanza di miglia e di secoli. Gli occhi lucidi hanno fatto il resto.
Merito di un lavoro di squadra, magari disordinato, fatto di pensieri vuotati dentro una stanza un po’ alla rinfusa, come quelli di una “regia diffusa” che sulle prime fa rumore. Poi alla fine tutto si ricompone, è la magia del traguardo che in un attimo lava il rumore dei passi, delle incertezze, delle domande rimpallate come i dialoghi di una commedia.
Grazie al pubblico che si è fatto prendere per mano, grazie alla fiducia e al talento interminabile dei designer, alla follia di giovani film maker e alla passione degli storici e dei rievocatori di Oria, ai giullari, ai maghi, ai volontari, agli sponsor e a tutti quelli che sono passati dal Festival.  
Adesso ho meno paura. Adesso la strada è segnata e porta al viatico di cose belle. Di nuovi progetti, di nuove idee, di nuove partenze in comitiva. Fino all’obiettivo di realizzare nello stesso luogo la biblioteca di comunità finanziata con il bando regionale Smart-in Puglia. Un passo dopo l’altro verso un nuovo spirito di città. Rinnovato e pieno di stimoli. «Conoscere il passato per poter comprendere il presente e, nei limiti dell’umano, prevedere il futuro», sarà lo slogan che lancerà la History Digital Library. Ed è con lo stesso slogan che immagino il futuro della città, un ponte che dal mare delle relazioni si lancia verso la conoscenza. E dalla conoscenza arriva al riscatto, a un nuovo tempo, migliore, partecipato, ridisegnato sulla storia e sulla parola dei luoghi. Il concetto di “memoria” sarà l’elemento principale della HDL. Attraverso l’uso dei nuovi dispositivi tecnologici sarà possibile divulgare la storia alle future generazioni con racconti emozionali e tecniche in grado di facilitare l’apprendimento. Libri, foto, illustrazioni e video potranno essere raccolti e sapientemente immagazzinati per raccontare storie e personaggi.
Credo, con Borges, che una biblioteca sia un mondo e contenga tutta la realtà. Mi piace immaginarmela così, mi piace pensare che i libri non siano tavole della legge incise a verità, ma siano uno specchio che riflette una parte di chi li legge e una parte di chi li ha scritti. Un universo nel quale cercare e trovare, illuminato con la curiosità, con la voglia di arrivare a vedere oltre la pagina aperta. Nel quale capire e interpretare, o più semplicemente inventare domande o contraddizioni. Mi piace pensare, o è giusto che funzioni così per il mondo e per i libri.
Un lavoro di sintesi, di ricerca, di racconto, di ricostruzione lenta, di viaggio che si rinnova, che mescola sapere e conoscenza e si unisce alla bellezza: sì, perché l’idea è quella di partire dalla lettura per coinvolgere tutte le forme di arte e di espressione. Sarà un sogno, ma in questo angolo del porto di Brindisi, che è la Casa del Turista, è bello costruirlo come si fa con una pila di libri, riposti uno sopra l’altro, qualcuno dritto, qualche altro obliquo. A dare più appoggio a quello di sopra. Proprio come fanno i pensieri quando si posano sopra un’intenzione. I nuovi dispositivi dovranno raccogliere e rendere indelebili i racconti.
Nulla di stantio. Nulla di impolverato. Nulla di ammuffito sul fondo del cassone. Ma un dialogo con la storia e con il presente, pieno di sorprese e di un mondo da ridisegnare ostinatamente. Un po’ a mano, un po’ chiacchierando con le storie che si nascondono in un mare di tag, pronte a prendere diverse e moltissime forme. Erri De Luca dice che i libri «conoscono le mie pene, i bisogni, gli scontenti. In ognuno di loro c’è una frase, una lettera scritta solo per me. Sono la vita seconda, che insegna a correggere il passato, a dargli una presenza di spirito che allora non ebbe, a dargli un’altra possibilità. I libri insegnano ai ricordi, li fanno camminare. Li ho letti per intero, non ne ho lasciato nessuno a mezzo, per quanto fosse deludente o presuntuoso l’ho seguito fino all’ultima linea. Perché è stato bello per me girare la pagina letta e portare lo sguardo in alto a sinistra, dove la storia continuava. Ho girato il foglio sempre alla svelta per proseguire da quel primo rigo, in alto a sinistra. Questo mi mancherà del mondo». Proprio così, costruire una biblioteca è un po’ come ripartire da quell’angolo in alto a sinistra della pagina. Perché nessuna storia è mai finita. Perché una nuova storia è sempre pronta per cominciare.

Alessandro Perchinenna

Viale Regina Margherita, Brindisi, BR, Italia