The ghost town: Fumegai

Photo 1: Corlo lake

Read carefully and tell me: Are there ghost towns where you live?

If you have a free afternoon and want to do something unusual, Fumegai is the right destination. You park at the Corlo lake in Rocca di Arsiè. Go up the road and then along the path through a sunken valley full of woods and birds, which will accompany you throughout the walk with their song. About 3 km uphill with about 300 meters in altitude, but never tiring. Leaving a road frequented by sparse houses, take the path in the middle of the beech trees, always accompanied by the noise of the stream that descends to the bottom of the escarpment.

Photo 2: the table indicating the arrival at Fumegai

Photo 3: Fumegai Well

Photo 4: Bottles, there was no entertainment in Fumegai

Fumegai announces himself with a sign and a well. The houses built starting from 1873 were abandoned in the 1920s following daily difficulties and the emigration of young people, and apparently also due to the presence of wolves. Here people lived on agriculture, pastoralism, tobacco cultivation in contravention of the law and charcoal burners, so much so that the name of the town derives from the fact that the inhabitants were all smoked, blackened by coal, in particular Toni Bassan the first inhabitant , whose traces were lost one day, left the house at dawn and there was no more news. There was an early attempt to revitalize the village by a hippie community in the 1960s

Photo 5: The stove for heating food

Photo 6: the livingroom

Photo 7: the most interesting room with the “aquarius” paintings on the walls

In any case, the traces of these three living passages are still visible, and it is almost the task of an archaeologist to understand which of the three eras the remains in the various rooms belong to. Even the wooden stairs hold up, but you have to be careful. Less than a dozen houses, some with a hint of renovation and with doors painted bright green. Strong stones and the classic wooden railing, first floor with access to the rooms from the outside on the balcony. The most beautiful room is the one on the first floor of the first house you come across. The walls are still adorned with beautiful paintings in a clear libertarian and “Aquarius” style, with bodies and faces in a hippy style. The walls of the houses hold up well and it is definitely a magical place for photography.

Photo 8: Head of a hippie woman

Photo 9: Hippie painting

Photo 10: double room

Old furniture and appliances. Mattresses and beds, newspapers from the eighties. Everything has remained as it was then defying time and those who try to take a little life out of this place by appropriating something that has no value. One can also imagine a hearth with a burning flame, but it’s just a hole in the wall that lets in the strong light from outside. Walking on tiptoe, speaking in a low voice, with only the sounds of the wood that now surrounds the town, one perceives the soul of the place and of those who have lived there: poor peasants who have destroyed themselves with work to survive, young people full of hope for a future where only love and freedom would reign, a man alone with the most trusted friend in search of isolation and inner peace, away from the diseases of this world. We silently and respectfully close the door of this enchanted place.

Photo 11: window with curtains and with symbol of love or dream catcher

Photo 12: wood stove

Photo 13: chimney

Photo 14: coffee pot on the windowsill

Photo 15: one of Fumegai’s houses

Photo 16: cellar with wooden workbench

I hope you will also like this video

@TravellerG @PattyBlack @Stephanie_OWL @ErmesT @AntonellaGr @davidhyno @DENIT33 @FaridTDF @DeniGu @renata1

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a bravo stavo giusto cercando qualcosa di interessante da leggere @plavarda Ho visto spesso in TV immagini e video di borghi o paesi completamente abbandonati ma è la prima volta che “entro” in una casa… come in un film… interessanti i vari passaggi di varie generazioni che si scorgono dai resti. E come in un libro senza finale, ognuno di noi cercherà di immaginare chi fossero gli abitanti di quelle case e quali i motivi che li hanno costretti ad abbandonarle senza neanche portare via le proprie cose…

Secondo me qualche passaggio recente però c’è stato… Ma invece la “stanza 92”¿?

Comunque piange il cuore a vedere certe cose ma mi sa che sono destinate ad aumentare.

Ciao Paolo i tuoi racconti sono sempre Interessanti perché fuori dal comune.

Grazie!

Un caro saluto e un abbraccio

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Još jedna jako zanimljiva priča gospodine @plavarda

Super fotografije…

Hvala vam na označavanju.

I ja sam vas označila u svojoj zadnjoj objavi, molim vas pogledajte, ako niste :wink:

:blush: :croatia:

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@plavarda Nice photography as well as well description. There is no ghost house in our town.

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Grazie Patrizia @PattyBlack sei un amica! Mi piace sempre più raccontare e soprattutto quello che pochi racconterebbero, le storie di chi e di quelli che contano poco, se riesci e qui devo imparare ancora molto, a metter giù le parole giuste, diventa interessante una vita per molti inutile. Nessuno è inutile e nessuna vita non ha dentro di sé il seme della fiaba!

Un bacio!!!

Paolo

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Grazie @SanjayBDLG . In Italia ci sono tantissimi borghi abbandonati come questo, anche se questo conserva le caratteristiche di un luogo abbandonato in una notte senza portare via nulla. Esistono altri borghi abbandonati un po’ alla volta perchè la popolazione è diventata vecchia e i giovani si sono trasferiti in città, oppure ci sono borghi abbandonati a causa di un terremoto. Visitare questi luoghi è trasformarsi un po’ in Indiana Jones, ma credimi qui i fantasmi non ci sono, siamo in Italia non in Inghilterra, è solamente un modo di dire! Ma come è giusto , è un luogo che va rispettato anche con il silenzio, per entrare in punta di piedi nel luogo dove altri hanno vissuto, come entrare rispettosamente nella casa di un nuovo amico.

Ciao e grazie ancora, un caro saluto dall’Italia.

Paolo

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Ciao @renata1 , grazie!! Ho visto il tuo ultimo post su Pasqua ed infatti avevo messo il mio like immediatamente ripromettendomi di risponderti nei giorni successivi, ero troppo impegnato con i preparativi della Santa Pasqua. Mi stavo allenando con la chitarra per la Santa Messa della notte di Pasqua, avevo 16 canti da suonare e cantare e non sono pochi! E inoltre ho preparato il pranzo di Pasqua per tutta la mia famiglia ed è stato un gran lavoro, tanto che mi sono dimenticato di fare il biglietto di Pasqua e di risponderti, chiedo scusa, rimedierò ora!

Un grosso abbraccio!

Paolo

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@plavarda

16 pjesama za odsvirati i otpjevati, ufffff svaka čast.

Ne, nema potrebe za isprikom.

Sve u redu…

:blush: :croatia:

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Me gusto mucho leer tu post @plavarda , ahora realmente parece un sitio de una película de terror :fearful: lo único que faltaba era que a apareciera un zombie :zombie: en una de las fotos y completábamos el cuadro completo.

Ahora en serio, no hay dudas de que los sitios solamente pueden prevalecer si la gente puede sobrevivir comida, agua y trabajo si alguna de esas cosas falta los sitios mueren o cuando la sociedad envejece al punto de que no cubre los nacimientos a las defunciones.

Gracias por el post muy bueno

Saludos Farid

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Ciao @FaridTDF non i ero posto il problema degli zombi, sarà perchè non amo i film dell’orrore. Io ho visto solo poesia in questo luogo, sarà perchè sono un romantico?

Ciao e grazie!!

Paolo

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Ciao @plavarda , ci sono passata di recente al lago, mi piace molto questo posto. Di solito passiamo in bicicletta arrivando da Cismon del grappa o da Arsie, un caffè da qualche parte e si torna. Leggendo il tuo post mi piacerebbe tornarci per fare delle escursioni a piedi.

Comunque che spreco quelle case in rovina, negli ultimi anni l’Altopiano di Asiago si è ripopolato e le case sono aumentate di valore.

C’è un ritorno verso le montagne.

Speriamo che vengano riscoperte anche queste zone abbandonate.

A proposito del mistero di Toni Bassan… mi sa che è uscito per comprare le sigarette. (Vecchia frase usata da molti…)

Complimenti per il post!!!

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Danke für diesen wunderbaren Beitrag @plavarda .

Von außen sieht man den Zahn der Zeit weniger als drinnen hatte ich das Gefühl.

Einen Ort wie diesen zu erkunden würde ich mir nicht zutrauen… Ich denke das liegt daran,dass in Deutschland verlassene Orte meist abgesperrt werden, Schilder mit “Zutritt verboten” aufgehängt werden und jederzeit das Wiederrechtliche betreten eines Privatbesitzes droht. :rofl: :see_no_evil:

Oder aber daran, dass ich einfach auch nicht mutig genug dazu wäre… :rofl:

Einen Blick hinter diese Kulissen zu werfen fand ich daher umso spannender! Auch die Malereien haben mich beeindruckt!!!

Danke fürs markieren ! :kissing_heart:

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Ciao @Stephanie_OWL grazie per la tua risposta. Io non sono molto coraggioso, ma questo posto non incute paura, non ci sono divieti o proprietà private da infrangere. Se ci sono proprietari sono secoli che non fanno valere il loro diritto, ma molto più probabilmente è proprietà della comunità montana o dello Stato. Onestamente l’unica paura è quella che qualche scalino in legno possa cedere. Sono convinto che viviamo tutti i giorni in città circondati da cose di cui bisogna veramente aver paura e non ce ne accorgiamo, ci siamo abituati. Io qui ci vedevo solo poesia, l’anima delle cose ormai inutili, ma che avevano bisogno di essere fotografate nella loro inutilità, nella loro poesia, nell’essenza della loro anima.

Un grosso abbraccio

Paolo

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ciao Deni @DENIT33 ormai è veramente pieno di case abbandonate, e qui in particolar modo a seguito anche della costruzione della diga negli anni 50. Penso che tu lo sappia che sono state spostate circa 3000 persone e le loro case sommerse, un po’ come è successo a Curon sul lago di Resia, solo che là è rimasto il campanile a simbolo di questa tragedia per gli abitanti. Poi al danno la beffa. Hanno ricostruito le case, ma alla prima nevicata sono crollati i tetti, pertanto anche quelli che erano rimasti se ne sono andati. Tutto questo ha fatto sì che diventasse un luogo magico (non solo Fumegai). Dovrò sistemare qualcosa anche su Maps perchè le strade non sono indicate.

Un bacio a te e un abbraccio a Francesco!

Paolo

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Ohh… God,

Where you not scared?

For me, reading the post itself was scary…

How did you come to know about Fumegai?

How much time did you spend there?

You went in the afternoon and returned before dark? Right?

I hope, now wolves are not there?

Of course, when I did a Google search, I found your post as the 2nd blog.

Yes, literally it looks a Ghost Town!

The photos take us to the olden days.

Really interesting narration and very contextual photos…

Great post, my dear friend @plavarda

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Grazie amico mio @TravellerG , non era un posto da paura, anche se i lupi stanno tornando da qualche anno in tutta Italia. Ne erano rimasti pochissimi (qualche decina) nel Sud Italia agli inizi degli anni 80, poi sono ritornati, non si sa se a causa di reinserimenti, legali e non, oppure sospinti dalle guerre degli anni 90 in Jugoslavia (ora Croazia, Slovenia, Bosnia Erzegovina, Serbia) e rientrati in Italia e poi, anche perchè hanno trovato moltissime prede naturali e nessuna difesa da parte degli allevatori di bestiame allevato, da cento anni erano spariti dai nostri territori a nord, ed ora anche se sempre ben nascosti e guardinghi sono presenti.

Io non ho avuto paura ma sentivo solo la poesia q l’anima di quel luogo, un posto magico per gli appassionati di fotografia! Sarebbe piaciuto anche a te!!!

Ho conosciuto Fumegai tramite Youtube e ci sono rimasto solo un’ora, il tempo di fare le fotografie e ritornare a casa per cena!

Un caro abbraccio amico mio

Paolo

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Grazie delle ulteriori informazioni @plavarda , non conoscevo la storia dei sfollati… Le dighe sono odiate, amate, utili, inutili… non ho una chiara visione sull’argomento. Comunque grazie, sei sempre ben informato.

Salutami la tua dolce metà

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Thank you very much for detailed answers for all my questions, my dear @plavarda .

I have read your reply twice and understood your points clearly; Incidentally, the translator was not very friendly - so found a bit difficult during my first reading… The second time I got all the answers.

Thanks once again.

Warm hugs

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Che bel post @plavarda !

Non conoscevo Fumegai ma con Ermes ci eravamo già imbattuti in luoghi abbandonati. Figurati che mentre cercavamo casa in montagna eravamo approdati anche a Borgo Chiappini, si trova vicino Lamon. Il Borgo si sta ripopolando (credo una trentina di persone, forse meno) e sapevamo di una casa in vendita con circa 5000 metri di terra. Beh… non fa per me. Non per paura del bosco, lupi,orsi, volpi ecc. ma la strada per arrivarci è terrificante. Ci avevano detto che si arriva in auto. Vero, ma c’è un piccolo particolare: passa solo un’auto, da una parte hai la montagna, dall’altra il vuoto. Si arriva a un parcheggio microscopico, lasci l’auto e vai a piedi. Per ristrutturare una casa lavorano come in “7 spose per 7 fratelli” e in inverno sei praticamente isolato.

Un paio di anni fa c’era stato un piccolo incendio e nemmeno i vigili del fuoco riuscivano ad arrivare

Molto bucolico, anche troppo. Meglio solo in escursione1

ciao

Anto

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Ciao @AntonellaGr , grazie della tua risposta. Abbiamo ben visto che strade ci sono a Lamon anche per raggiungere la cascata del Salton da San Donato o per le case sparse dalla sponda opposta del Lago di Senaiga praticamente il versante Di Borgo Chiappini , un po’ più a valle. Ma indubbiamente la situazione di isolamento di Fumegai è notevolmente superiore, oltre ogni immaginazione. Quando siamo andati noi, qualcuno aveva tentato di arrivarci con la moto, ma dopo 100 metri di sentiero ha parcheggiato. Vedo solo i muli come possibilità di trasporto di cose. Pertanto non riesco ad immaginare come abbiano fatto a costruire mi sembra 7 case di quelle dimensioni e con quelle pietre, e soprattutto dove cavolo le hanno prese? Tanto di cappello! No, siamo troppo abituati ad un determinato standard di vita, va bene la pace e la tranquillità ma a tutto c’è un limite (nostro ovviamente non del luogo). La vacanza non deve essere uni stress e una preoccupazione!

Un abbraccio e bravi ancora per la newsletter!!

Paolo

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