L’estate che si avvicina è la stagione più bella per ammirare le Saline della Laguna occidentale della Sicilia, sul litorale che collega Trapani con Marsala. La laguna comprende quattro isole: l’isola Longa, la più grande. Santa Maria, coperta di vegetazione. San Pantaleo, la più importante, e Schola
Di giorno, il sole fa capolino sull’isola di Mothia ed il Mulino d’Infersa, al tramonto va a dormire dietro le isole Egadi offrendo uno spettacolo unico al mondo.
Oggi voglio condividere con voi lo spettacolo della natura che mi accompagna ogni giorno, basta affacciarmi dalla finestra.
Le saline di Marsala sono costituite da varie vasche collegate da chiuse e canali e possono produrre fino a diecimila tonnellate di sale marino all’anno. La produzione del sale avviene sfruttando unicamente elementi naturali come il sole e l’acqua marina. Il ciclo di produzione inizia a fine marzo e termina a luglio, quando la crosta può raggiungere anche gli otto centimetri di spessore.
La raccolta viene effettuata a mano dagli operai che accumulano il sale in tanti mucchietti e poi lo trasportano con le ceste.
La brezza che viene dal mare porta a terra l’odore del sale e con esso i canti dei raccoglitori di sale.
Il mulino accanto alle saline, un tempo utilizzato per macinare il sale, è di tipo Olandese ed è composto da un corpo a tronco di cono, da una cupola conica e da sei pale con lo scheletro di legno e le vele in tessuto che si muovono al vento.
Lungo i bordi delle vasche è consueto trovare i fenicotteri rosa che mangiano e guardano i turisti che li fotografano.
Al tramonto, le barche in giro per la laguna rientrano ed il sole va a dormire dietro alle isole Egadi…