Oggi vi parlo di Verona attraverso una sua specialità. Si chiamano Rufioi e sono dei ravioli dolci che si preparano nella nostra provincia in due occasioni speciali.
Per il comune di Soave, in provincia di Verona quasi al confine con il territorio vicentino, caratteristico borgo storico con un castello medioevale a fare la guardia sul paese, i Rufioi rappresentano il dolce tipico di carnevale. Si preparano nella piccola frazione di Costeggiola: poche anime che nei giorni della festa di San’Antonio Abate si riuniscono nel Comitato per la preparazione di questi dolci tipici veronesi. Da metà del ‘900 la preparazione dei Rufioi a Costeggiola infatti è abbinata alla festa del santo che si festeggia a metà gennaio. Giusto in tempo per il mio compleanno: infatti, per questo, i Rufioi non mancano mai vicino alla torta con le candeline.
A Sanguinetto, invece, li preparano a settembre per la del Santo Nome di Maria.
Il nome Rufioi deriva dal latino “raviolus” proprio per la loro tipica forma di raviolo. L’origine di questi dolci tipici è antica, la prima ricetta compare già nell’ 800 nel nord Italia tra le regioni del Friuli e del Veneto. Nati come tortelli dolci ripieni a cui ognuno nel tempo ha modificato, secondo le proprie tradizioni, l’impasto e il squisito ripieno.