Avete il desiderio di fare una passeggiata nella Roma barocca e magari di gustare qualche specialità della pasticceria locale?
Allora vi suggerisco di andare a Piazza Navona, dove potrete ammirare le opere barocche e assaggiare il famoso tartufo nero, un semifreddo al cioccolato fondente, servito con panna, caratteristico del Bar “Ai tre scalini”.
Il locale si trova sullo stesso lato della Chiesa di Sant’Agnese in Agone. Vi potrete sedere a i tavolini fuori e gustare questa specialità, la cui ricetta è tenuta segreta dal 1946.
L’unica cosa che si conosce è che nella preparazione vengono impiegati ben 13 tipi di cioccolato diversi.
Una meraviglia! E da provare almeno una volta nella vita.
Quando riprenderete la vostra passeggiata sulla piazza, approfittate per ammirare la fontana barocca dei Quattro Fiumi, ideata dallo scultore Gian Lorenzo Bernini, iniziata nel luglio del 1648 e completata nel giugno del 1651; realizzata supportando un obelisco egizio (copia proveniente dal Circo di Massenzio).
La straordinarietà dell’architettura di questa fontana sta proprio nell’appoggio dell’obelisco sul vuoto, con quattro colossali statue in pose contrastanti, che impersonano i grandi fiumi dei quattro continenti: il Nilo, il Gange, il Danubio e il Río de la Plata.
In alto all’obelisco, c’è la colomba dello Spirito Santo, emblema di papa Innocenzo X, (committente dell’opera) ma qui, in realtà, simboleggia il trionfo della Chiesa nelle quattro parti del mondo.
Su questa opera barocca, riconosciuta da tutto il mondo per la sua grandiosità, si narrano alcuni pettegolezzi.
Il pettegolezzo più noto, narra che tra il Bernini e il Borromini ci fosse una certa rivalità.
Al Borromini fu data la direzione dei lavori di costruzione della chiesa di Santa Agnese in Agone sulla base del progetto disegnato a suo tempo dall’architetto Girolamo Rainaldi (1652).
Borromini decise di cambiare quel progetto nella parte che riguardava la facciata, rendendola più concava per far risaltare la cupola superiore, ed aumentando la distanza tra le due torri dei campanili.
Bernini non perse l’occasione per deriderlo, infatti realizzò la statua che impersona il Rio della Plata con una mano alzata e con il viso rivolto verso la facciata della Chiesa di Sant’Agnese, come se dicesse “Attenti che cade!”
Un altro pettegolezzo narra invece che il Bernini riuscì ad ottenere la commissione della fontana voluta dal Papa Innocenzo X Pamphilj, grazie all’intervento di Olimpia Maidalchini, donna molto avida, alla quale lo stesso Bernini aveva regalato un modello della scultura in argento, spiazzando la concorrenza del Borromini.
E poi non scordiamo la leggenda degli amanti!!
E’ una leggenda popolare che narra di una strega che, delusa dall’amore, abbia lanciato la maledizione degli amanti: qualsiasi coppia che fa il giro della fontana in senso antiorario, si lascerà entro sei giorni.
Perciò attenzione:
se passeggiate a Piazza Navona con la vostra dolce metà, dopo aver assaporato il famoso tartufo nero, ricordatevi di non girare attorno alla fontana, e se lo fate, girate sempre nel senso orario!