Pano 360 with reflex

I’m a photographer and a virtual tour builder, for my tours I usually use an Insta360 Pro2, personally I find it a great machine capable of giving 8K images.
Lately I started doing 360 panoramas using an SLR with everything I need to get bigger photos, depending on the camera and lens I get images from 16K to 23K. I find this type of photo to be great for showing a place and the ability to upload and share them from suitable sites also makes them usable. I am using these photos to tell the interesting things that I have near me or that in any case I happen to see, as example here a link of the Royal Villa of Monza (the original image is 23K), I uploaded it to Google Maps and from there it is easily shared both as a direct link and via the HTML code for embedding.

Sorry no photos here because I’ve tried to embed the pano from Google Maps but the check deleted the code and it’s not possible to insert the original pano

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Hi @Paolo_Dalprato

It’s interesting to hear that you enjoy making 360 photos. That’s awesome.

Post with images on connect are always interesting to read. I will advise that you put photos to your post which it will attract more audience to it and add a spice to the post.

Check Here to learn more about Connect

Kind regards…

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Thanks @Sagir !

I know a post with a picture is more interesting, I’ve tried to embed the pano from Google Maps but the check deleted the code and it’s not possible to insert the original pano

Ciao, @Paolo_Dalprato

Usare una reflex per ottenere immagini di alta qualità è quello che molti professionisti fanno ancora, ed è in po’ un ritorno alle origini del programma, quando era consentito diventare Trusted solo utilizzando questo tipo di apparecchiature. Complimenti.

Adesso trovi prodotti per 360 che fanno anche il bilanciamento automatico della luce, ma sono sempre stato affascinato da chi usa la reflex per le 360.

L’uso di i-frame in Connect è permesso solo ai moderatori, e io di tanto in tanto ne carico una. In passato era aperto a tutti i fotografi certificati, ma qualche abuso ha fatto restringere le regole, mi dispiace.

Benvenuto in Connect.

Spero che esplorando la community tu ti diverta

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Grazie @ErmesT per le spiegazioni.

Secondo me i due metodi non sono in concorrenza, troppo diversi sia per prodotti (mi riferisco alle dimensioni delle immagini prodotte) che per tempistiche e conoscenze necessarie. È utile, forse anche necessario, sapere gestire entrambi i modi, una volta capito quando usare e come si può gestire una foto da 23K.

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Ovviamente, @Paolo_Dalprato

io mi accontento della mia Theta V, ho visto che la usavi anche tu. Più che sufficiente per il mio scopo (raccontare luoghi accessibili ai disabili)

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@ErmesT è un bel “soggetto” quello che hai detto, soprattutto utile.

La Theta V è stata la prima macchina 360 che ho preso, volevo capire che cosa ci si poteva fare. Per il lavoro che faccio però non va bene, per cui ho scelto la Pro2 ed ora come ho scritto ho aggiunto l’ultima tecnica.

Tornando al tuo progetto, mi piace come hai messo insieme Google Earth e le mappe su Google Maps, complimenti

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Grazie di cuore, @Paolo_Dalprato

Si tratta di un progetto al quale lavoro dal 2017, e che finalmente sta iniziando a decollare, con il contributo di altri, che un giorno spero diventino moltissimi.

L’accessibilità outdoor è una cosa della quale si parla molto in quest’ultimo anno, ma che non è coperta i Maps. Quando ho iniziato gli strumenti non erano tutti disponibili. Ho iniziato a provare in beta Google Earth a fine 2018, ma non potevo dirlo a nessuno, Finalmente, quando a metà 2019 è stato rilasciato, ho potuto iniziare a pubblicare, poi è arrivata la pandemia.

Le immagine 360 sono perfette per descrivere i luoghi accessibili. Chi ha difficoltà motorie vuole vedere, prima di tentare di raggiungere un luogo dove forse non potrà nemmeno riuscire a entrare. E noi (non posso più dire io, finalmente adesso ci sono anche altri che ci lavorano sopra, in tutto il mondo) provo a farglielo vedere. Questo qui sotto è in preparazione

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Confermo @ErmesT gran bel progetto!

Se dovesse capitarmi di poter fotografare a 360 un luogo accessibile lo farò.

Ne farai/farete anche un sito? Non so se può interessare, come ho scritto mi occupo anche di tour virtuali, non mi limito ad applicare dei template ma sviluppo anche una parte di programmazione. Un “modello” di tour virtuale che ho sviluppato è quello che chiamo tour dei territori, dietro c’è anche un database che permette di avere anche un motore di ricerca. La demo è questa https://www.paolodalprato.com/tour-dei-territori/

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Il tutto è attualmente appoggiato a una pagina dell’associazione No Profit della quale faccio parte, @Paolo_Dalprato , e all’interno della quale abbiamo iniziato a parlare di questa idea quattro anni fa, quando viaggiavamo tra le macerie del terremoto. In più c’è una pagina Facebook, e un database sempre aggiornato.

Il sito indipendente verrà più avanti

Quello che purtroppo non si può ancora fare è l’embedding di Google Earth in un sito web. L’ho chiesto agli sviluppatori di Earth a Novembre, assieme ad alcune altre modifiche, durante il prossimo G4G (GeoForGood) proverò a insistere :wink:

Bella la tua demo

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@ErmesT quali sono i parametri per poter considerare accessibile un luogo? E quali per poter inserire un luogo nella vostra mappa?

Sto pensando proprio al Parco di Monza, è il più grande parco recintato d’Europa, è percorso da una rete di strade e stradine asfaltate e anche di strade bianche, ci sono anche molti sentieri di cui solo qualcuno percorribile in carrozzina. Potrebbe essere un luogo da inserire nella vostra mappa?

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@Paolo_Dalprato

Ti ho inviato un messaggio privato con un link

Il Parco di Monza è talmente grande che andrebbe frazionato in aree, visitabili in giornata e in poche ore.

Si tratta di un caso analogo a quello del Golden Gate Park , che contiene tantissimi elementi diversi.

Cosa rende un luogo Accessibile: Le sue caratteristiche fisiche, ad esempio: Viali percorribili, rampe, ecc.

A parte viene il discorso “servizi” che varia da persona a persona. Una famiglia con un bimbo in carrozzina ha esigenze diverse da una persona in sedia a rotelle, per cui l’indicazione della presenza o meno di servizi (bagni, luoghi dove poter mangiare) e trasporti è fondamentale non tanto per definire l’accessibilità, ma per poter permettere al fruitore di decidere se il luogo è accessibile “per le sue esigenze” oppure no.

Forse questo video ti potrà aiutare a comprendere. Lo spiego a partire dal minuto 15

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