Monte Sant'Angelo, sacro e profano del Gargano

Monte Sant’Angelo nel Gargano (Puglia) è conosciuta principalmente per la presenza del Santuario di San Michele Arcangelo (patrimonio dell’Unesco) e per la produzione di ottimo pane a lievitazione naturale.

Questo comune è ricco di chiese (e di forni), molto vivo e con una struttura urbanistica interessante. L’attuale configurazione non è quella del primo medioevo, a causa del terremoto del Gargano del XVII secolo che distrusse quasi interamente il paese, ma conserva una parte percorribile solo a piedi molto caratteristica.

Essendo su un monte la temperatura in inverno è rigida (la neve è comune, si vedono tracce nelle foto che pubblico riprese a Gennaio) e l’estate è mite. Esiste un grane parcheggio per auto che consente di visitare il comune a piedi in tranquillità. Oltre al Santuario ed alle chiese c’è il Castello da visitare.

Alla grotta di San Michele Arcangelo che è all’interno del santuario si accede scendendo diversi gradoni (non ho visto ascensori per disabili ma probabilmente sono in un altro accesso): questa grotta, aldilà del valore religioso è particolarmente bella, tanto da essere considerata ll’ottava grotta più bella del mondo dal National Geographic. Meta di pellegrinaggi si Santi e Papi, era anche una tappa obbligatoria per chi partiva per le crociate.

Nei tanti negozietti di souvenir, non manca mai la “piuma” delle ali dell’Arcangelo Michele. Consiglio di pranzare (per chi non è vegetariano) a base di agnello perché è allevato localmente.

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Ciao @nexus6it ,

Hai menzionato il pane ed automaticamente mi e’ venuto in mente quello di Altamura, uno dei miei preferiti. Per quanto riguarda la carne di agnello ammetto si non essere un grande estimatore, ma se accompagnata con una salsa aromatizzata alla menta allora le cose cambiano. Sai come viene preparato a Monte Sant’ Angelo invece?

@Sorbe dopo la mia solita ricerca sul posto (chiedo a vari abitanti, ascolto anche notizie non verificabile o maldicenze…) ho scelto uno dei ristoranti tra i più semplice gestito da persone locali che si approvvigionano localmente (in questo caso ho dato fiducia all’indicazione di un macellaio di sola carne suina che mi consigliava l’agnello che lui non vendeva).

Qui, per non modificare il sapore selvaggio e forte dell’agnello, non lo trattano in precedenza in alcun modo (niente lavaggio in aceto o acqua e limone per capirci), ma lo cuociono direttamente sul fuoco (non sui fornelli, in padella o altro, proprio sulla fiamma viva). Ovviamente il sapore è particolarmente “forte” per chi non è abituato e te lo sconsiglio cotto in questo modo.

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Grazie per aver fornito queste informazioni @nexus6it ,

Siccome sono curioso per natura lo proverei comunque, nonostante il sapore forte. Se il ristorante dove hai provato l’agnello ti ha fatto una buona impressione sentiti libero di creare un post a parte riguardo la tua esperienza, oppure una recensione su Google Maps in modo da aiutare altre Local Guides che visiteranno quelle zone.

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