Ti accorgi che stai arrivando nel Gargano quando la Statale comincia ad accennare le prime curve, poi i primi tornanti finchè non diventa un susseguirsi di sali e scendi.
I pini al lato della strada diventano sempre di più, sempre più verdi finchè dopo l’ennesima curva eccolo li: un mare da favola che si perde tra le insenature della montagna e riflette il sole e la natura circostante come i migliori quadri impressionisti.
Comincia così la nostra avventura: con una tenda montata alle porte di Vieste uno splendido paese affacciato sul mare dove vicoli stretti e ripidi, case bianche dal sapore mediterraneo e botteghe che rimandano ad un’altra epoca la fanno da padroni.
Probabilmente il periodo (agosto) non gioca a nostro favore, tantissimi turisti che rendono l’esperienza un po’ caotica ma con qualche accorgimento la folla passa in secondo piano.
Il mare, neanche a parlarne è da favola: si passa da larghe e lunghe spiagge sabbiose limitrofe al paese a calette più riservate come quella di San Lorenzo dove i trabocchi e il tramonto rendono romantico anche il più rude di noi.
Vieste è in una posizione “tattica” infatti trovandosi più o meno al centro del Gargano si presta perfettamente come campo base per chi ha intenzione di non rimanere sempre fermo nello stesso luogo.
E così dopo un paio di giorni decidiamo di spostarci verso la Foresta Umbra, probabilmente il luogo più sorprendente di questo viaggio.
Il clima cambia, il caldo ci abbandona lasciando spazio a una fresca umidità che diventa sempre più tagliente, i pini lasciano posto ad alberi molto più grandi e antichi e ci si ritrova immersi in una riserva naturale unica al mondo. La sensazione è quella di trovarsi in un altro pianeta, ancestrale e inesplorato. La poca luce che filtra dalle fronde degli alberi da un’effetto cinematografico a questa esperienza e il silenzio interrotto solo dal fruscio di ruscelli e qualche animale in lontananza ci fa perdere la cognizione del tempo. Passa così una giornata davvero intensa e inaspettata e capiamo perchè l’Unesco abbia conferito a questa foresta il titolo di patrimonio naturale dell’umanità.
Dopo questa parentesi però si ritorna al mare direzione Mattinata e i suoi famosissimi faraglioni. Il viaggio da vieste è abbastanza lungo e tortuoso ma nessuno di noi si aspetta l’amarezza di arrivare sul posto e scoprire che il comune rilascia solo 20 pass giornalieri per la famosa spiaggia. Appunto sul taccuino: controllare bene la regolamentazione dei posti in cui si va. Ci fa male sapere però che c’è un giro di compravendite illegali di entrate per la spiaggia, ah cara Italia…
comunque ripieghiamo su altre spiagge nelle vicinanze assolutamente all’altezza del posto e suggestive, capiamo anche che i servizi di barche che vi scarrozzano durante una giornata da una caletta all’altra non sono niente male per gli amanti del mare e delle spiagge isolate.
Economicamente parlando il G
Si conclude così il nostro minitour nelle terre garganiche con la promessa di ritornarci presto per esplorare le altre mille meraviglie che ha da offrirci.