Oggi ci troviamo a Savuto (Cleto) e visitiamo il suo meraviglioso borgo e castello in compagnia delle esperte guide Antonello Zaccaria e Riccardo Cristiano di Liberi.TV e proprio all’interno dall’interno del castello possiamo ammirare quanto estesa fosse la vallata che teneva sotto controllo
Il Borgo di Savuto, come ci racconta Cristiano, si chiama così da Sabutum e cioè luogo di riposo, di accoglienza. Infatti appena arriverete alla piazzetta principale del borgo vi accorgerete della calma che circonda il posto e dall’accoglienza delle persone del posto. Animato da un gruppo di giovani volenterosi il castello è visitabile previa richiesta chiavi al bar nel centro storico. Di particolare interesse è la sua Chiesa del Carmine o della Mazzarella risale al 1500. La Leggenda vuole che mentre si trasportava la Statua della Madonna lungo il Savuto per San Mango d’Acquino questa si appesantisse e quindi si decise di lasciarla qui dove sorge la chiesa.
di particolare attenzione è una lapide di benvenuto posta poc’anzi l’ingresso del castello donata e affissa da Eleodora Sambiase della Famiglia Arnone che recita “Gia giovane Sposa unita al Marito Arnone offre templi a Dio, limpide acque e orti verdeggianti alle ninfe e il castello di Savuto come albergo a chiunque ne abbia bisogno”
La visita al castello è stata molto interessante e abbiamo tratto diverso materiale per la nostra serie di videoducumentari e scopriamo che il castello venne costruito come Castello Militare, poichè ricordiamo il Comune di Cleto ha una particolarità è un comune ad avere 2 castelli, e quindi ha delle vere e proprie torri carcerarie
e Alessandro Mazzuca ci spiega dell’utilità di alcune nicchie incavate nella roccia a scopo di refrigerazione dei cibi, come dei figroriferi moderni ci verrebbe da dire.
L’accesso per il castello è diviso da due porte Porta Carro e Porta Sottana entrambe totalmente controllate da queste torrette proprio per controllare strettamente gli accessi e avere un rapido collegamento alla difesa del castello in caso di attacchi da parte di nemici
Le uniche stanze presenti all’interno del castello erano usate per la conservazione di armi e derrate alimentari, gli abitanti del posto producevano il frumento e l’olio e ne consegnavano una quota che veniva posta in queste stanze grandi. Una cosa che c’è da dire è che il castello è stato scelto nel recente come mostra per eventi e festival di vario genere
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