Forte Campomolon recentemente restaurato, costruito a quota 1853 m sulla sommità dell’omonimo monte, costituiva la punta avanzata del delicato sistema di difesa facente parte dello sbarramento Agno-Assa, Agno-Posina, parliamo ovviamente della prima guerra mondiale. Curioso che all’epoca dello scoppio del conflitto (1915) il forte non fosse ancora terminato
Per la costruzione dello stesso, iniziata nel 1912, non si adottarono particolari soluzioni ingegneristiche e la sostanziale diversità con le opere austroungariche (il Forte Cherle distava solo 3 km in linea d’aria) dal punto di vista architettonico e decorativo costituirono certamente dei limiti dal punto di vista militare
Di grande interesse la galleria tubolare che sembra potesse servire come ricovero degli obici montati su rotaie che dopo lo sparo potevano così essere nascosti, ieri col caldo che c’era, era un paradiso di fresco?
Gli obici da 280 mm delCampomolon colpirono ripetutamente i forti austroungarici Dosso del Sommo e Cherle, producendo danni permanenti alle opere avversarie, rimanendo tuttavia ben lontani dal determinare una loro distruzione; mentre il Forte fu colpito in modo particolare dal 420 mm austriaco appostato a malga Laghetto nell’altipiano di Lavarone
Continuando a passeggiare sopra il forte si scoprono altre gallerie, trincee e una pittoresca seggiovia dismessa, bisogna avvicinarsi ai ripetitori per una breve ripida salita
La passeggiata è comunque semplice e soprattutto con pochissima gente… L’ideale per stare in pace e silenzio
Dopo il Passo della Vena( sopra Tonezza del Cimone-Vi) prendete a sinistra verso Passo Coe, proseguite per altri 4 km passando nei pressi del Rifugio Rumor fino al Valico di Valbona dove è possibile parcheggiare l’auto. Poi a piedi, seguite le indicazioni (abbastanza scarse) che vi porteranno in una strada bianca che si percorre in circa mezz’ora. Se venite da Folgaria (TN), prendete per Fondo Grande, oltrepassate passo Coe fino al Valico di Valbona