Camere d'aria 2019, un viaggio da fiaba: I castelli della Danimarca in bicicletta

Il secondo giorno partiamo da Kokkedal slot in bici e appena muoviamo i primi colpi di pedale, inizia a piovere. Era successo anche ieri nel viaggio a Copenaghen e capiamo che non dobbiamo temere, il tempo fa quasi sempre così, poi quasi sicuramente rasserenerà.

In programma due castelli, quello di Frederiksborg e quello di Kronborg. Seguo la mappa con la traccia Gps per lunghi vialoni con saliscendi, sempre sulla pista ciclabile, punteggiata, a decine qui e là, da bucce di banana. Evidentemente non viene considerato un rifiuto particolarmente degradante qui e chi circola in bicicletta, si alimenta e butta la buccia rigorosamente per terra, sull’asfalto e non in mezzo al campo.

La pioggia continua e procediamo a testa bassa e proprio per questo motivo non mi accorgo dell’errore di programmazione della traccia fatta a casa. Arriviamo infatti ad un castello, che non è quello di Frederiksborg ma, quello di Fredensborg. Controllo e vedo che dovevamo girare a sinistra, per strade secondarie verso Hillerod, un decina di km fa. Inutile recriminare sull’errore e rimandiamo la visita del castello di Frederiksborg al giorno dopo.

Così apprendiamo leggendo qui e là sotto la pioggia, che il castello di Fredensborg è la residenza primaverile e autunnale dell’attuale Regina di Danimarca, Margherita II. E’ chiuso e non accessibile, a parte il piazzale dal quale facciamo qualche foto.

Il castello fu costruito tra il 1720 e 1726 nelle sue parti principali in stile Barocco danese, il suo nome significa castello di pace , per un trattato di pace siglato nel 1720 sul cantiere in costruzione, fra Danimarca e Svezia.

Fortunatamente, smette di piovere e possiamo rimetterci in viaggio verso Helsingor e il castello di Kronborg. Viaggiamo per una strada secondaria, senza pista ciclabile, ma che attraversa campagne e colline, con boschi con il lago di Esrum sullo sfondo.

Sembra sì uno dei luoghi di Babbo Natale, campi di abeti coltivati, si intervallano a boschi e piccoli paesi colorati.

In uno di questi notiamo una chiesa sulla collina e ci fermiamo a fotografarla. E’ un cimitero, immerso nel verde: ci fermiamo a osservare le tombe e la cura con cui vengono sistemate e mantenute.

Giungiamo a Helsingor, paese di frontiera. Da qui partono i traghetti diretti a Helsingbor sulla costa svedese. La città è veramente carina con palazzi coloratissimi e molti vecchi, molto più popolare e vera rispetto a Copenaghen, ci è piaciuta veramente.

A contribuire notevolmente a questo giudizio, un ristorante italiano che ci ha fatto dimenticare i patimenti dei giorni trascorsi ad alimentarci come i locali. Ci ripromettiamo di ritornare anche la sera, come abbiamo fatto, vista tutto sommato la vicinanza a Kokkedal. Come annotazione, la sera, locale affollatissimo di danesi, e più turni per mangiare. Gli altri locali della città, quelli che non erano già direttamente chiusi, completamente vuoti. Scusate il sano patriottismo culinario!

Ci rechiamo verso il castello di Kronborg, il castello di Amleto, passando per il porto, dove oltre a qualche museo e qualche splendida imbarcazione in legno, quasi emulo della installazione artistica moderna Zincglobal vista a Copenaghen, anche qui un grande pesce costruito con scarti di plastica a simboleggiare il disastro e la rovina causata del rifiuto plastica gettato in mare.

Giungiamo così al castello, veramente austero di Kronburg, in riva al Baltico, in fronte alla Svezia che dista 4 km, costruito per scopi di difesa e per riscossione dei pedaggi per i transiti delle navi.

Purtroppo è tardi e da lì a poco avrebbe chiuso e noi dobbiamo anche fare la strada di ritorno. Decidiamo pertanto per una visita solo all’esterno di questo castello costruito nel 1420, e rinforzato con una possente cinta muraria dopo una conquista da parte degli svedesi. Castello sempre in mano ai militari fino al 1922, praticamente è sempre stato una fortezza e una caserma.

In questo castello, conosciuto anche come Elsinore, William Shakespeare, fa volteggiare il fantasma di re Amleto, padre dell’Amleto che pronuncia la celebre frase: Essere o non essere… e a seguito delle ferite causate in duello, prodotte con una spada avvelenata, morirà, non prima di aver vista compiuta la propria vendetta e facendo in modo che nessun danese abbia il controllo del paese cedendo la corona al re di Svezia.

Clicca qui sotto per ascoltare la storia di Amleto

https://drive.google.com/file/d/1WC2A_oMSsO82oKYbePoEpF5J7m0m9aTP/view?usp=sharing

Procediamo speditamente verso Kokkedal con il sole che aspetta a coricarsi fino a che non usciamo dalla foresta di Kokkedal.

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@plavarda Thanks for sharing this nice post with amazing photos and great descriptions.

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You were literally riding your bikes around my backyard @plavarda !

I grew up in Kokkedal and actually hit my first few golf balls at Kokkedal Golfklub right next to the castle. Back then the castle was a big mess and was almost torn down before someone bought it and decided to restore it.

In my opinion you did the right thing by biking around the area. Denmark is built for bicycles and this is by far the best way to see the country.

I hope you liked Kronborg castle too. If you’re into Shakespeare this is a great place to visit. I hope you got to wander the catacombs underneath the castle and got to see the statue of Holger Danske. The legend says that if Denmark is attacked, he will rise up and help fight for the country.

Do you have more plans for your visit to Denmark?

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Ciao @MortenSI , fare base a Kokkedal è stata senza dubbio la scelta migliore che potessi fare, a parte la bellezza del castello e di tutto l’hotel, si è al centro delle zone più interessanti da visitare quali, Copenaghen, Helsingor, Fredericksborg. Abbiamo fatto questa visita in bicicletta e pertanto non siamo riusciti a vedere tante cose all’interno ma solamente all’esterno. A Helsingor ho conosciuto un’altro ragazzo, con il padre italiano, titolare del ristorante D’Angelo, che anche lui è nato vicino al castello di Kokkedal e andava lì a giocare quando era bambino, forse lo conosci? Qui trovi anche la descrizione del giro fatto a Copenaghen .

Tre giorni sono stati veramente pochi per la nostra visita, ma almeno siamo riusciti a vedere un po’ di Danimarca! Oggi o domani, farò il racconto della visita a Fredericksborg e alle scogliere di Mons Klint.

Ciao e grazie

Paolo

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I may very well have played with him @plavarda , if he’s around my age that is. If you stayed at Kokkedal slot, I really hope you got the chance to try the restaurant. I went their a few years ago and can say without a doubt that it is one of my favorite restaurant experiences to date.

You’re right, three days is not a lot but if you have strict schedule, you’ll manage to see everything you need. Møns Klint is still one of my favorite places in Denmark. I used to visit once a year and I always loved how it looks nothing like the rest of the country. That kind of scenery is very unique for Denmark.

I’ll have a look at your Copenhagen post, and look forward to seeing your next one. Thank you!

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